Cessione del credito

Cessione del credito

In seguito all’emergenza Covid-19 e come misura per il rilancio dell’economia a seguito del decreto “Rilancio” i bonus per il miglioramento della classe energetica degli immobili di almeno due classi e degli interventi atti a migliorare la protezione contro i terremoti sono stati portati al 110%.

Proprietari e affittuari di immobili ad uso abitativo, condomini, organizzazioni del terzo settore (senza scopo di lucro), associazioni sportive dilettantistiche e istituti autonomi di case popolari hanno la possibilità di accedere a questo bonus per i lavori svolti dal primo luglio 2020 al 31 giugno 2022 (con estensione per i lavori a completamento oltre il 60 % dei lavori per i condomini fino al 31 dicembre 2022)

Questa detrazione, definita credito di imposta, può essere fruita in 3 modi:

  1. può essere presentata in dichiarazione dei redditi e per 5 anni un quinto del valore del beneficio potrà essere usato per compensare tassazioni o avere un credito nei confronti dell’erario.
  2. può essere ceduto a colui che ha effettuato i lavori usando la forma dello “Sconto in fattura”. Così facendo sarà l’impara a decidere se usufruire nel vantaggio nel corso di 5 anni, cedere una parte del corrispettivo verso altri fornitori o versare tutto o parte dell’ammontare presso un istituto di credito.
  3. può essere ceduto a terzi, in particolare gli istituti finanziari, postali e assicurazioni che compreranno questa detrazione ed erogheranno liquidità al posto del credito tenendo una parte 110% erogato.
  • Cosa è il credito di imposta e come si utilizza?

Il credito di imposta è un “credito” che si vanta nei confronti dello stato e che può essere utilizzato per ridurre le tasse da pagare annualmente.

Se si effettuano lavori per il SuperBonus 110% nell’anno 2021 e l’importo del credito di imposta è pari a 110.000 € vuol dire che vanterò un credito nei confronti dello stato pari a 22.000 € per ogni anno dal 2022 al 2026 incluso.

  • Cosa si può fare se non ho capienza fiscale?

Esistono due soluzioni in questo caso

  1. Sconto in fattura: è una somma che viene direttamente scalata sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi;
  2. Cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
  • Quanto è difficile gestire il credito di imposta? Quali sono le soluzioni per poter gestire il credito di imposta

La gestione del credito di imposta è all’atto pratico molto semplice e porta a solo 3 soluzioni

  • Avete delle tasse da pagare annue che superano o eguagliano la quota annua di credito di imposta

Prendiamo il caso precedente del credito di imposta pari a 110.000€. Se io dovessi pagare annualmente per i prossimi 5 anni almeno 22.000€ di tasse allora è conveniente pagare di tasca propria, o aprendo una linea di finanziamento ad un tasso minore del 10% in 5 anni, e usare il credito di imposta per pagare le tasse ed al contempo rimborsare il mutuo. Il guadagno sarà dato dalla differenza tra il 10% del credito di imposta sui lavori e il tasso di interesse del mutuo.

  • Avete l’impresa ed il tecnico che hanno la possibilità di gestire il credito al posto vostro (sconto in fattura)

In questo caso basta solo cedere il credito all’impresa ed al tecnico che eseguono i lavori. Questo metodo è chiamato “sconto in fattura”. In pratica sulla vostra fattura (che corrisponde al 100% dei lavori) vedrete uno sconto che riduce di molto l’importo della fattura stessa (la fattura NON si azzera, ci sono delle spese che potrebbero rimanere o non essere incluse nel Superbonus 110%). In pratica state dando il vostro 110% all’impresa che deciderà lei cosa fare (pagare le tasse, cederlo ad un terzo soggetto).

  • L’impresa o il tecnico non gestiscono il credito al posto vostro

In questo caso bisogna contrattare con l’impresa edile per fare in modo tale di avere il maggior sconto sui preventivi in base al computo metrico del tecnico. L’impresa ed il tecnico dovranno essere pagati facendosi anticipare da una banca gli stati di avanzamento lavori (SAL) fatturati da una banca (solo per il 30% dei lavori completati dal primo SAL, il successivo 30% per il secondo SAL e il 40% finale con l’ultimazione dei lavori). Quando il credito di imposta verrà consegnato nel vostro cassetto fiscale dell’agenzia delle entrate, allora potrete scegliere l’istituto bancario, postale o assicurativo che vi compra il vostro credito di imposta alle condizioni migliori e con questi soldi pagare la banca che vi ha anticipato il SAL.
Potrebbe essere che la stessa banca che vi anticipi la fattura vi acquisti il credito di imposta. Valutate se l’importo erogato per il credito sia almeno pari al valore SAL anticipato.

Da far notare che:

Nel dettaglio del funzionamento della cessione del credito ogni singolo proprietario del condominio sarà libero di decidere come usufruire del proprio “credito fiscale”. Quindi se portarlo in detrazione dei redditi, cederlo ad una banca per avere il credito in liquidità per pagare i lavori oppure cederlo all’azienda che ha fatto i lavori attraverso lo sconto in fattura. L’azienda dal canto suo potrà decidere come gestire questo credito, quindi se cederlo ad altri fornitori, alle banche o portarlo in compensazione con le tasse.

 

per poter accedere al Superbonus bisogna ottenere dei visti di conformità. Ossia bisogna attestare di rientrare nelle condizioni che consentano di usufruire della detrazione pari al 110%. In presenza di sismabonus è necessario avere asseverazioni e attestazioni di professionisti incaricati. Tutta la documentazione deve essere fruibile in digitale e spedita usando PEC e vari form degli enti preposti a gestire le richieste, come l’ENEA per quanto riguarda l’ecobonus e gli stati di avanzamento lavori per quanto riguarda l’ asseverazione da parte dei professionisti in particolare per ogni Stato di Avanzamento Lavori o al termine dei lavori. Non possono essere presentati più di 2 sal per ogni intervento e ogni sal deve riferirsi almeno al 30% del totale dell’intervento.

 

     

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