Nel decreto del 6 agosto che è entrato in gazzetta ufficiale il 5 ottobre 2020 e diventato legge il giorno 6 ottobre 2020 sono menzionate le comunità energetiche.
A partire dalla fine del 2019 è possibile creare dei raggruppamenti di soggetti e immobili per la generazione di energia elettrica destinata all’autoconsumo oppure alla vendita.
Con l’entrata in vigore del decreto 6 agosto è possibile combinare e creare questi nuovi soggetti per poter sfruttare al massimo la combinazione del superbonus 110% e degli incentivi derivanti dalla costituzione delle comunità energetiche.
L’incentivo derivante dal superbonus 110% è la creazione di di un impianto solare, con i limiti di costi e potenza per unità catastale, mentre quello della comunità è un “contributo” per ogni Kw generato per un periodo di 20 anni dall’installazione (i dettagli qui)
Considerando i massimali per la creazione di una comunità energetica, nel quale il limite sono i kw installabili e corrispondono a 200 Kw, e anche i massimali del superbonus 110%, dove ad ogni unità catastale può essere costruito un impianto da 20 Kw, ogni condominio potrebbe, se ha gli spazi, costituire una comunità energetica per poter installare gli impianti e poter usufruire del rimborso da parte dello stato dell’energia prodotta dagli impianti solari installati.
I vantaggi certi sono quelli del rimborso immediato, attraverso la cessione del credito, del costo dell’impianto e quelli variabili derivano dalla produzione di energia che sono compresi tra i 10.000 e i 20.000 euro annui.
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